Il secolare corteo è arrivato in Cattedrale dopo una tappa davanti all’ospedale Piemonte e un’altra a S.Antonio. Con la singolare andatura della ’nnacata la processione, con il prezioso fercolo argenteo realizzato nel 17° secolo dagli Juvara. Arrivato davanti al Duomo è stato accolto da p. Giuseppe La Speme delegato del vescovo per la Cattedrale. E’ lui a tenere tra le braccia la statua di S.Giacomo che impugna la spada e lo stendardo dell'esclusivo ordine di San Giacomo di Compostella. Una sostituzione momentanea per far spazio alle reliquie con il Sacro capello della Madonna su in cima e con i reliquiari di S. Sebastiano, S. Marziano e di S. Nicola custoditi nel tesoro del Duomo. La processione guidata dal parroco della chiesa di S.Maria Incoronata di Camaro, p. Antonino Cento e animata dalla banda locale, prima di entrare in chiesa per la messa ha fatto il giro attorno alla Cattedrale per passare lì dove sorgeva la chiesa di S.Giacomo e dove oggi si trovano i resti. Poi un rituale caratteristico, per rinnovare un’antica tradizione. I neonati presenti vengono fatti passare sotto la baretta per due volte a forma di croce per ricevere la protezione perpetua di S.Giacomo che secondo le credenze li avvierà ad un retto percorso nella fede cristiana.
Con la canicola del mezzogiorno inoltrato il ritorno a Camaro. Qui si innesta una leggenda popolare. Il corteo torna in sede velocemente per scongiurare, secondo la credenza, il rischio che altri possano impossessarsi del ferculum se lo stesso non raggiungerà entro una data ora, la Chiesa di S. M. Incoronata. Domani una nuova processione stavolta per le vie del paese con la messa itinerante con inizio alle 17.
Caricamento commenti
Commenta la notizia