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A18 disastrata,
esposto in Procura

 Innumerevoli pericoli dietro l’angolo, condizioni di sicurezza a dir poco deficitarie, incidenti a volta anche tragici. L’autostrada A18 Messina- Catania versa in condizioni pietose. In particolare, il tratto compreso tra il casello di Tremestieri e il territorio di Giardini Naxos (in entrambe le direzioni di marcia), è una gimcana: manto stradale dissestato, vecchi guardrail (pure su alti viadotti), illuminazione carente in alcune gallerie. Un quadro affatto rassicurante, che non lascia dormire sonni tranquilli a chi la percorre. Sul pessimo stato di salute dell’importante via di comunicazione (e anche sull’A20 Messina-Palermo) interviene il Codacons. L’Associazione a tutela dei consumatori, dopo tante denunce, adesso passa ai fatti concreti. Si rivolge alla magistratura, a cui chiede di verificare se esiste l’ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti. L’A s s ociazione chiama in causa le Procure di Messina, Catania e Palermo e i prefetti delle tre città siciliane. Secondo il Codacons, infatti, l’A18 e l’A20 costituiscono «un potenziale pericolo per gli automobilisti » e per questo invita «la magistratura ad accertare i fatti e le responsabilità, alla luce della fattispecie di attentato alla sicurezza dei trasporti, e di disporre il sequestro immediato di tutti quei tratti che rappresentano un concreto pericolo per la sicurezza degli utenti». Il Codacons sollecita, infine, «la sospensione immediata del pedaggio poiché al pagamento della tariffa stradale da parte degli utenti non corrisponde un servizio adeguato». Non meno allarmata la Cgil, che si sofferma, in particolar modo, sulle molteplici insidie dei circa 80 chilometri che collegano la città dello Stretto e quella etnea: «L’autostrada Catania-Messina versa in un grave stato di degrado», rimarcano le federazioni della Filt e della Fillea. Sotto i riflettori «le condizioni di pericolo a cui sono sottoposti migliaia di utenti che ogni giorno percorrono una delle più importanti arterie stradali della Sicilia ». E ancora: «Da troppo tempo, ormai – osservano in una nota i sindacati – sulla A18 non si effettua più la manutenzione ordinaria, ciò riguarda sia il manto stradale che la potatura delle siepi, che insistono sullo spartitraffico ». La vegetazione «ha raggiunto le dimensioni di veri e propri arbusti con rami che, in alcuni tratti, “i n v a d ono” la corsia di sorpasso». Non solo: a giudizio della Cgil, gli automezzi devono mantenere una posizione che costringe i veicoli a dei veri e propri slalom». E come non notare le profonde differenze che caratterizzano le strade dell’Isola a scorrimento veloce gestite dal Consorzio autostrade siciliane (A18 Messina-Catania, A20 Messina-Palermo e Siracusa-Gela) e quelle di competenza dell’Anas (A19 Palermo-Catania)?

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