Messina

Sabato 23 Novembre 2024

60 scelti a caso
accoltellati
e gettati in mare

I migranti salvati da una petroliera il 19 luglio scorso, poi portati a Messina, raccontano che i cinque arrestati, tra cui un imbianchino, un operaio e un commerciante, sceglievano a caso le vittime, già nella coperta del barcone o emersi dalla stiva, uomini o donne che fossero, uccidendole e gettando i corpi in mare. Sarebbero una sessantina le persone uccise così Dopo l'arresto dei cinque scafisti per omicidio plurimo gli investigatori della squadra mobile di Messina dicono che "le testimonianze concordano sulle modalità con cui decine di profughi sono state ammassate all'interno della stiva del barcone e chiuse dentro. E' stata tolta la scala interna e chiusa la porta dall'esterno eliminando così l'unica presa d'aria alla stiva. In pochi minuti il calore è diventato insopportabile e l'aria irrespirabile a causa dei gas di scarico del motore. La disperazione ha spinto quindi i prigionieri a forzare la porta e salire in coperta".

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