Palazzo Zanca è pronta ad abbandonare la pista Protezione civile per affidarsi al Cas nel tentativo di realizzare, prima possibile, il by pass autostradale del viadotto Ritiro ed evitare la quarta estate ad unica corsia. La seconda riunione, in una sola settimana, al Servizio regionale di Protezione civile di Messina, non ha portato all’esito che ci si aspettava. L’ufficio di Viale S. Martino non è nelle possibilità di attivare la procedura d’urgenza per finanziare quell’opera che eviterebbe, durante i lavori di messa in sicurezza del viadotto, di tagliare, senza alternative, l’autostrada Messina- Palermo. Un anno e mezzo di lavori che, senza il by pass che sfrutti gli svincoli di Giostra, convoglierebbero il traffico di tutta la costa tirrenica sulla Statale. Insostenibile. «Il nostro Dipartimento – dice il responsabile locale della Protezione civile Bruno Manfrè – non è nelle condizioni di poter attivare alcun immediato intervento come quelli già inseriti nel piano degli interventi della linea Po-Fesr 1.1.4.2 e la compatibilità dell’intervento con i tempi del Po-Fesr 2007-2013 potrà essere verificata solo dopo che si conoscerà la data di consegna del progetto esecutivo e cantierabile che redigerà il Comune di Messina».
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