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Nella delibera "Anti Tir" la difesa dai ricorsi

Palazzo Zanca va dritto per la propria strada cercando di parare i colpi che arriveranno dagli armatori privati ma anche da quelli pubblici. Questo perché lo spirito della delibera di indirizzo è quello del divieto di transito diurno dei mezzi pesanti non solo per percorrere le autostrade del mare, ma anche per tutti gli imbarchi nell’area portuale del centro città. Non è un caso che il Cavalcavia sia stato escluso dalle vie che dal 21 luglio dovrebbero essere interdette e che la lista sia solo quelle delle vie utili al raggiungimento del Molo Norimberga o del Porto storico. La Giunta Accorinti vuole far diventare off limits la Via La Farina, ma anche Campo delle Vettovaglie, Rizzo e Vittorio Emanuele II che sono le strade d’accesso ai due approdi.

La ratio della decisione è quella di non favorire il vettore pubblico nel momento in cui si punta a evitare l’invasione di mezzi pesanti che utilizzano la linea estiva Messina – Salerno.

Questo dovrebbe essere l’escamotage per evitare quelle che il Prefetto Stefano Trotta ha definito nella sua lettera al Sindaco di due giorni fa “possibili conseguenze di natura finanziaria”.

L’attraversamento diurno della città è garantito dalla Tangenziale autostradale e questo, secondo la Giunta, dovrebbe evitare altri generi di ricorso.  

Nella delibera non c’è scritto,  ma il divieto di transito dei tir  sarà temporale con un ampia finestra nelle ore notturne.

In pratica solo di giorno scatterà il blocco anche se per gli orari precisi bisognerà aspettare l’ordinanza che porterà la firma del dirigente della Mobilità Pizzino.

Il percorso, che nelle intenzioni del sindaco e della sua Giunta,  dovrebbe portare al risultato TIR Zero in Città passa obbligatoriamente dalla piena fruibilità dell’approdo di Tremestieri.

Quel porto assorbirà la stragrande maggioranza del traffico pesante in transito in città o meglio in partenza da Messina, perché fintanto che anche quelli in arrivo da Villa S.Giovanni non saranno indirizzati a Tremestieri, sarà impossibile ottenere una reale definizione del progetto Tir Zero in Città. Per questo servirà l’intervento del Comune di Villa e dell’autorità portuale, se prima non sarà arrivata quella condivisione con gli armatori che è mancata per la vicenda Cartour.       

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