Fughe di notizie e rivelazioni di segreto d’ufficio a Palazzo di giustizia, ovvero un’inchiesta clamorosa e rimasta “sotto traccia” che durava da mesi. E che ha avuto il suo sbocco nella tarda serata di ieri con l’arresto di un investigatore privato messinese e alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, nonché di un ufficiale giudiziario del Tribunale. E decine di perquisizioni e controlli. Un’inchiesta che s’allargherà sicuramente. Ieri i carabinieri hanno notificato una serie di ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari siglate dal gip Maria Luisa Materia su richiesta del sostituto procuratore Alessia Giorgianni, all’investigatore privato 42enne Matteo Molonia e quindi, secondo fonti accreditate, anche ad un finanziere, un carabiniere, un poliziotto e un ufficiale giudiziario in servizio al Tribunale. Al centro di tutto, a quanto pare dalle prime notizie filtrate, una serie di rivelazioni di segreto d’ufficio e accessi non autorizzati al sistema informatizzato delle forse dell’ordine e del Palazzo di giustizia, di cui avrebbe beneficiato per la sua attività privata di investigatore il Molonia, con la presunta complicità degli appartenenti alle forze dell’ordine indagati. Molonia è molto noto alle cronache come padre del piccolo che nacque con alcune problematiche mediche, dopo la cosiddetta “lite in sala parto” al Policlinico, avvenuta nell’agosto del 2010. (n.a.)
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