Per una giovane donna, residente in un vicino complesso e ferma in auto all’incrocio, l’im - magine ha parlato chiaro: «Andava prima a destra e poi a sinistra, poi s’è buttato sulle siepi ma visto che niente lo frenava, non ha potuto far altro che gettarsi nel torrente». La donna, è stata tra i primi a chiamare i soccorsi, è ancora scossa, indignata per l’esiguità della ringhiera del torrente, avverte il dirompente problema della sicurezza a Messina in tutti i lati e le implicazioni presenti. Ma passiamo al secondo autista di MessinAmbiente presente in zona. L’uomo, alla guida di un altro tipo di mezzo, più a monte ha superato la spazzatrice che discendeva, e che a quanto pare cominciava ad essere in difficoltà. «Era dietro di lui, ho visto un po’ di oscillazione nell’attimo in cui ho superato Tomasello – spiega – ma in quel momento m’è sembrata una cosa normale per questi mezzi». Non si dà pace: «Se l’avessi intuito avrei potuto tentare di salvarlo, magari mettendo il mio mezzo come scudo». Infine un secondo lavoratore di MessinAmbiente lancia un messaggio preoccupato: «Il giorno prima la spazzatrice l’avevo usata io, sulla statale 114, a Zafferia, al Cep. Come andava il mezzo? Bene, ma l’ho usato in zone interamente pianeggianti. In discesa la situazione, per chi guida, è diversa».