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Lo Monaco-Accorinti
i motivi della rottura

Il giorno di tregua è dedicato al momento delle analisi, delle ragioni degli uni e degli altri, e di capire se lo scontro poteva essere evitato. Necessario trovare una soluzione per salvaguardare il calcio in città, messo a serio rischio dall’annunciato disimpegno della famiglia Lo Monaco. Una risposta forte quella del patron dell’Acr Messina che ha invitato il sindaco a trovare una nuova proprietà per il club che in due anni ha ottenuto altrettante promozioni. Una provocazione dettata dall’amarezza, ma non solo. Diversi, infatti, i motivi che hanno portato Lo Monaco alla rottura con l’amministrazione comunale. Al primo punto quello di non essere stato informato nei tempi giusti anche in considerazione dei recenti e frequenti, incontri personali o dei suoi uomini, con l’amministrazione proprio sullo stadio che da poco ha superato il collaudo decennale consentendo alla squadra di iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro.  Per questo motivo il comodato d’uso alla società giallorossa è stato rinnovato fino a settembre 2015. In un passaggio del comunicato pubblicato ieri sul proprio sito, l’Acr Messina ha sottolineato il fatto che il S.Filippo dovrebbe essere di esclusivo godimento del club. Come dire, insomma, che darlo ad una società di eventi catanese e per un periodo comunque lungo è uno sgarbo bello e buono. Particolare non trascurabile, il patron Pietro Lo Monaco ha una società di eventi, la stessa che ha organizzato qualche anno fa la sfida tra Juventus e Monaco proprio allo stadio S.Filippo. Perché non coinvolgerlo in un momento in cui il club è alla ricerca di introiti per dare più solidità al suo futuro ?

Tra i motivi del contendere con Palazzo Zanca anche le concessioni di alcune aree dove il Messina avrebbe voluto costruire la sua cittadella sportiva, progetti in stand-by così come la convenzione pluriennale.

Il sindaco Accorinti, oggi fuori sede, domani terrà una conferenza stampa per esporre, invece, il suo punto di vista. Ritiene di aver agito con trasparenza e garantito all’ente che amministra un introito sicuro, vicino ai 50mila euro, con grande indotto anche per la città. Insomma non ci vede niente di male nell’aver affidato il S.Filippo, le aree, la foresteria alla società catanese Musica da Bere che organizzerà il prossimo anno i concerti di Vasco Rossi e Jovanotti con la collaborazione della Sud Dimensione Servizi di Lello Manfredi, da cui Lo Monaco ha ereditato proprio l’Acr Messina con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Da risolvere il problema legato alla capienza dello stadio. Senza la strada arginale, quella che dalla statale 114 conduce all’impianto, franata anni fa per le infiltrazioni dal torrente, impossibile ipotizzare una capienza che sfiori i 40mila posti. I tempi ristretti e quelli della burocrazia non lasciano, in questo senso, presupporre nulla di buono. Diverso, invece, il discorso legato alla strada intorno allo stadio che supererà il collaudo dopo la posa del guard-rail nel tratto crollato  alle spalle della curva nord e ricostruito nei mesi scorsi dalla Sacosem di Pozzuoli, la ditta che si era aggiudicata l’appalto.

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