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Nodo immondizia, 5 o 6 giorni per scioglierlo

Cinque, sei giorni per uscire dall’emergenza. Sperando che nel frattempo si comincino a raccogliere i frutti del lavoro di programmazione fatto in questi mesi. E sperando, soprattutto, che non si accavallino più contrattempi e limiti strutturali com’è accaduto nell’ultima settimana. La città è ancora sommersa dai rifiuti, ci sono zone in cui la situazione è assolutamente insostenibile. Ma i mezzi di Messinambiente hanno ricominciato a lavorare a pieno regime e salvo contrattempi entro l’inizio della prossima settimana tutto dovrebbe tornare sotto controllo.

Parola di Alessio Ciacci, commissario della società che si occupa della raccolta dei rifiuti. Questi primi mesi a Messinambiente sono serviti ad analizzare la situazione e provare a ottimizzare le risorse, sia umane che tecniche ed economiche.

I problemi ci sono ancora e sono tanti. Questa emergenza, per esempio, è nata dalla sommatoria di quattro diverse componenti: la modifica delle zone di raccolta con i nuovi percorsi che hanno provocato qualche prevedibile disagio iniziale, la brusca riduzione del numero dei mezzi operativi disponibili, la tradizionale chiusura della discarica a fine mese, e un inconveniente ancora più delicato da affrontare, che si è verificato sabato scorso. I mezzi c’erano, mancavano autisti e operatori, a causa dell’accumulo di permessi, malattie e 104 da utilizzare alla fine del mese.

Sul tema Ciacci è pronto a tornare nei prossimi giorni, intanto però bisogna risolvere il problema più urgente che era e resta l’emergenza rifiuti. In molte zone i mezzi sono entrati in azione già la notte scorsa, restano però tanti i quartieri in cui la situazione è delicatissima, in particolare nelle periferie nord e sud e nei villaggi collinari.

Stamattina intanto dell’emergenza rifiuti si è occupata anche la commissione ambiente del consiglio comunale presieduta da Rita La Paglia. Sul banco degli imputati è finito proprio Alessio Ciacci. Viste le condizioni della città, diversi consiglieri hanno proposto di chiedere al sindaco Accorinti di affidare a qualcun altro la gestione di Messinambiente. Nei prossimi giorni sono attese novità. Ed eventualmente un atto di sfiducia ufficiale. 

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