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Le condizioni degli ambulanti: «In regola, ma per strada»

 Adesso gli ambulanti pongono le loro condizioni. Che sono ben diverse da quelle su cui si stava lavorando, dopo i clamorosi blocchi stradali dei giorni scorsi, seguiti ai blitz di polizia municipale e carabinieri. Primo punto: il trasferimento nell’area mercatale di San Filippo non va più bene. Una soluzione su cui la Giunta stava impostando una delibera da trasmettere in consiglio comunale, e che ieri, durante un faccia a faccia improvvisato e “affollato”a Palazzo Zanca è stata ritrattata. Non solo. Seduti al tavolo col sindaco Accorinti, con l’assessore al Commercio Patrizia Panarello, col presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e con Nora Scuderi, presidente della commissione Commercio (c’erano anche i funzionari Mastroianni e Cicero), gli ambulanti hanno detto no anche all’ipotesi di utilizzare i tanti posti liberi che sono ancora disponibili nei vari mercati cittadini. La Panarello ha mostrato loro un elenco (ci sono posti allo Zaera, a Sant’Orsola, al Muricello, oltre ai bisettimanali), ma la posizione dei commercianti è sintetizzabile così: «Siamo pronti a metterci in regola, ma vogliamo rimanere dove siamo». Ovvero per strada. A Minissale, sul viale Europa, a Paradiso. Come se mettersi in regola fosse una concessione, un’opzione, non un obbligo. E come se certe prescrizioni, da quelle comunali a quelle del Codice della strada, possano essere oggetto di trattativa. Ieri gli ambulanti hanno promesso che avvieranno l’iter burocratico di regolarizzazione anche tramite un loro rappresentante. Da parte sua, la Panarello spiega che «faremo dei sopralluoghi per censire gli ambulanti e verificare se esistono le condizioni lavorative idonee per lo svolgimento della loro attività». Accorinti ribadisce che «ogni soluzione non può che seguire le vie della legalità e della trasparenza». Per la Barrile serve un percorso condiviso anche per la realizzazione di nuove aree mercatali, magari “suggerite” dagli stessi ambulanti, come proposto dalla Scuderi. E i blitz? «I vigili dell’Annona –ribadisce la Panarello – svolgono il proprio lavoro, sono tante le denunce di chi lamenta intralci della viabilità, scarsità di igiene e sleale concorrenza rispetto a chi ha la licenza e paga regolarmente le tasse».

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