Da un lato il rispetto della legalità, dall’altro la necessità di tirare a campare, in mezzo le conseguenze per tutti gli “estranei” alla vicenda. La lotta senza quartiere all’ambulantato selvaggio continua a rappresentare materia di scontro tra chi subisce sequestri e multe e l’Amministrazione, che ha predisposto controlli a tappeto. E la giornata di ieri si è rivelata campale, visto che la protesta dei venditori di strada ha determinato la paralisi della città. Viabilità in tilt a Gazzi e Minissale. Tensione alle stelle fino alla sera. Riavvolgendo il nastro, agenti della sezione Annona della polizia municipale, assieme ai carabinieri, sono tornati alla carica in quel di Minissale, dopo nove giorni dal primo blitz. Pare che abbiamo chiesto conto e ragione della vendita della merce sui marciapiedi, senza autorizzazione e quindi in barba alle regole, non agli stessi soggetti, ma agli ambulanti che operano da largo La Rosa verso Tremestieri. La reazione è stata inaccettabile, come quella di qualche giorno addietro. Cassonetti rovesciati nel bel mezzo della carreggiata, prodotti ortofrutticoli gettati sull’asfalto, insulti all’in - dirizzo degli amministratori di Palazzo Zanca. «I ‘cca non ni muvemu», ha sentenziato una signora agguerrita, con tanto di bimbi al seguito per porre l’accento sui risvolti sociali della vicenda. Per gli abusivi, infatti, il commercio sugli stand improvvisati o su camioncini di fortuna costituisce l’unica fonte di sostentamento. Da qui le invettive contro vigili urbani e militari dell’Arma che stavano svolgendo semplicemente il proprio dovere. La situazione, col trascorrere delle ore, è divenuta incandescente. In tarda mattinata, un altro gruppo di “indignados”si è radunato in via La Farina, davanti alla sede Atm, chiedendo interventi urgenti in una palazzina del rione Ferrovieri e di bonifica a fondo Bisignano. Il caos più totale è scoppiato dal primo pomeriggio. Ambulanti, amici e parenti hanno allestito altri due blocchi stradali sul viale Gazzi: all’incrocio con via Bonino e all’intersezione con via Consolare Valeria. Nel frattempo, si sono formate lunghe colonne di veicoli e la città è stata tagliata a metà. Solo l’intervento del reparto mobile della polizia, alle 18, ha suggerito ai manifestanti di togliere le tende ed evitare denunce o provvedimenti più severi. La posizione di alcuni di loro, comunque, è sotto esame. Così è calato il sipario su una giornata di ordinaria follia.
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