Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

La Nave Galatea parte da Messina

Si chiama Tomo – Etna. È un esperimento scientifico tanto importante quanto affascinante che rientra nel progetto europeo di studio dei vulcani del mediterraneo coordinato dall’Ingv. L’obiettivo è conoscere meglio ciò che c’è sotto l’Etna e per farlo l’istituto nazionale di geofisica e sismologia ha chiesto aiuto alla Marina Militare e a uno dei gioielli dell’istituto idrografico: la nave Galatea, un catamarano ad alta tecnologia che si occupa prevalentemente dell’attività di aggiornamento delle carte nautiche. Un laboratorio scientifico galleggiante che con strumenti scientifici avanzati si occupa di scandagliare i fondali. Dal 25 giugno al 20 luglio sarà impiegato in questa affascinante attività con l’Ingv.

Insieme alla Galatea, sarà impiegata la nave di ricerca oceanografica spagnola Sarmiento di Gamboa csic, il centro iberico di investigazioni scientifiche. A coordinarlo Domenico Patanè e Mauro Coltelli, dell’INGV, insieme al professor Jesus Ibanez dell’Università di Granada. Tra le cose da studiare c’è un’ipotesi suggestiva che circola anche negli ambienti scientifici.Quella della presenza di un vulcano sottomarino nel golfo di Catania.

I dettagli del progetto sono stati presentati stamattina anche a Messina, dove la nave era ormeggiata. A fare gli onori di casa, il comandante di Maridist Santo Legrottaglie, che ha sottolineato l’importanza di queste attività per la Marina Militare. Al progetto parteciperanno più di 60 ricercatori provenienti da tutto il mondo. Italia, Spagna, Germania, Russia, Stati Uniti, Irlanda, Messico. Percorreranno circa 3300 km per studiare nei minimi dettagli la zona di interesse e provare a ricostruire la tomografia completa dell’Etna. Che significa, in termini più semplici, conoscere davvero il vulcano. 

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