Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Cavalcavia stazione
condizioni precarie

cavalcavia

La Caronte&Tourist ha programmato già da  lunedì prossimo   corse diurne delle autostrade del mare da e per Salerno tra le 11 e le 15. Il sindaco Renato Accorinti minaccia di interdire di giorno il transito ai mezzi pesanti a partire dal 20 luglio. Estate calda quella che si profila sul cavalcavia, la struttura che consente di oltrepassare la sede ferroviaria ai mezzi diretti o provenienti dalla zona falcata. Stando alle recenti dichiarazioni del primo cittadino, tra poche settimane dovremmo assistere ad una sorta di braccio di ferro con la compagnia che gestisce le navi RoRo. Il fine è quello di impedire che anche in pieno giorno un determinato numero di tir si riversi sulle strade del centro città. Nessuno, però, si preoccupa più di tanto delle condizioni in cui versa l’infrastruttura. E dire che un dibattito si era aperto nel 2007 quando a seguito di cedimenti di parti di calcestruzzo ammalorato e successivi rapporti dei vigili del fuoco, la struttura venne marginalmente interdetta ai pedoni. Nell’agosto del 2012 fu l’allora presidente del consiglio comunale Pippo Previti a sollecitare gli interventi sulla base di quei rapporti stilati 5 anni prima dove venne     rilevato che   le condizioni di alcune travi necessitavano di urgenti lavori di manutenzione. Oggi, a distanza di 7 anni, durante i quali  nulla è stato fatto né previsto, la situazione non può che essere peggiorata. Le stesse delimitazioni si presentano arrugginite e oltremodo pericolose per i passanti.  Da sotto, però, sembra ancora peggio. Il ferro arrugginito delle travi portanti la dice lunga sullo stato di salute del cavalcavia dove si continua a transitare regolarmente e quel che è peggio, a parcheggiare lungo un marciapiede che da sotto si presenta in queste condizioni.  E dire che oggi si parla solo di quando far transitare i mezzi pesanti, di notte piuttosto che di giorno. Come se il vero problema fosse solo questo. Alle condizioni strutturali del cavalcavia, però, non ci pensa nessuno. 

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