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Più acqua dal Fiumefreddo e tariffe meno esose per l’Alcantara

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L’assessore Ialacqua ha lavorato per creare un’alternativa emergenziale. Nella sua ultima missione palermitana, ha chiesto all’assessore regionale l’abbattimento della quota pubblica dell’acqua che arriva dall’Alcantara. A gestirla è una società mista, la Siciliacque, controllata per il 75% fra l’altro dalla multinazionale Veolia e da un gruppo di istituti bancari. Il 25% invece è della Regione e questo, sempre in termini straordinari, potrebbe consentire a Messina di ricevere uno sconticino sulla tariffa da 69 centesimi di euro per metro cubo che però appare comunque fuori mercato rispetto alla ventina pagati (all’utente poi viene venduto nella prima fascia a 40 centesimi ) per il Fiumefreddo. Se però la crisi dovesse continuare o un altro guasto, come è successo spesso in questi anni, dovesse tagliare l’acqua low cost, quella dell’Alcantara sarebbe una valvola di sicurezza molto utile, pur se più cara.

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