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Una grande festa di popolo nella Notte bianca

 Vetrine illuminate “a giorno”, case e balconi altrettanto. Strade “sorridenti” come i volti dei bambini seduti in passeggino o intenti a muovere i primi passi sulla “terraferma”, e colorate alla stregua dei palloncini stretti in mano proprio dai più piccoli. Per molti dei quali, quella di ieri, è stata la prima delle Notti bianca per Sant’Antonio, giunta quest’anno alla terza edizione. Un appuntamento “giovane” come parecchi di coloro che vi hanno preso parte, ma a cui i messinesi, a giudicare dal movimento che ha “animato” una parte del quarto quartiere, si sentono già molto legati. A partire dalle 20.30 e fino a tarda notte (le ultime bancarelle hanno abbandonato via Cesare Battisti e via Santa Cecilia intorno alle tre), ogni “pezzo” che circonda la chiesa di Sant’Antonio, cuore pulsante della notte, si è animato di una luce diversa, quella che solo un appuntamento in cui musica, religione e fede si incontrano, è capace di donare. Ogni piazza, ogni strada, ogni via, anche la più piccola, quelle che in un giorno o in una notte “normale” vengono percorse in fretta e furia, ha assunto un “ruolo” differente, diventando inaspettati palcoscenici urbani, piccoli teatri a cielo aperto. Ad animare piazza Lo Sardo, un tempo piazza del Popolo, dove ieri proprio il “popolo” è tornato ad essere il vero grande protagonista, il villaggio dello sport e la kermesse musicale con esibizioni di scuole di danza.  

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