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Ergastolo per Ferrante, D’Arrigo e Santovito

Tre ergastoli che diventano definitivi, così come un’assoluzione, e c’è poi un processo da rifare a Reggio Calabria per un altro imputato. Ecco il “verdetto” emesso nel tardo pomeriggio di ieri dalla prima sezione penale della Cassazione, che s’è riunita in via straordinaria solo per trattare questa vicenda, per l’operazione antimafia “Mattan - za”, ovvero il blitz del 13 dicembre 2007 sull’ultima guerra di mafia in città tra i clan per detronizzare il boss della zona sud Giacomo Spartà, che partì dalle decisioni adottate nel carcere di Gazzi dai boss, un’inchiesta che fu il naturale seguito investigativo dell’indagine “Ricarica”.

La sentenza in Cassazione I giudici della Cassazione hanno infatti rigettato i ricorsi difensivi e confermato i tre ergastoli del primo grado, confermati poi in appello, a carico dei boss Santi Ferrante e Marcello D’Arrigo, e per Daniele Santovito, e hanno rigettato il ricorso della Procura generale contro l’assoluzione con formula piena il boss Giovani Lo Duca dall’accusa di essere il mandante dell’omicidio Micalizzi, decisa in Corte d’assise d’appello con la formula «per non aver commesso il fatto» nel gennaio del 2013. Quindi anche l’assoluzione per Lo Duca diventa definitiva

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