L’inchiesta sulla formazione professionale e i tanti fronti ancora aperti. Tra nuovi indagati, intercettazioni, udienze davanti al Riesame e altri sequestri di atti. In pratica un’indagine in continua evoluzione che ancora è ben lontana dalla conclusione. Intanto diamo conto della decisione del gip Giovanni De Marco sulle intercettazioni che riguardano l’on. Francantonio Genovese, ovvero i “brogliacci” che la Procura aveva chiesto di far confluire nel procedimento a carico del parlamentare. Il gip ha sciolto la riserva e si è pronunciato sulla cosiddetta “non manifesta irrilevanza”, affermando in un lungo provvedimento che a suo parere le intercettazioni in cui Genovese parla in prima persona al telefono su chiamate di altri indagati devono fare parte dell’inchiesta a suo carico. Contestualmente il gip ha disposto la trasmissione del suo provvedimento alla Camera, che dovrà nuovamente pronunciarsi sulla questione, così come ha fatto per la richiesta d’arresto. Altra novità di non poco conto. Ci sono due nuovi indagati nell’ambito dell’inchiesta, e la certezza viene dall’atto di proroga delle indagini preliminari che riguarda tre persone. Perché se l’ex capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla Formazione Salvatore La Macchia, che si trova agli arresti domiciliari da marzo, e un nome già “noto”, ci sono altri due nomi “inediti”: il commercialista e presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune, Dario Zaccone, e poi Massimiliano La Macchia, fratello dell’altro.
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