Il porto di Tremestieri è uno degli appalti indicati nella lista delle opere da sbloccare, che porterebbero benefici sul piano economico e occupazionale, oltre che per i riflessi sull’organiz - zazione viaria, sullo spostamento dei Tir dalla città e in definitiva sul miglioramento della qualità della vita. «È paradossale che qualcuno ci rinfacci l’accusa di non aver fatto nulla proprio nel momento in cui siamo riuniti attorno a un tavolo, con gli altri soggetti istituzionali (Autorità portuale e Capitaneria), per definire le procedure e avviare l’opera », insiste Accorinti. Su questo fronte, arrivano in soccorso dell’amministrazione comunale anche le dichiarazioni del deputato nazionale di Forza Italia Enzo Garofalo, presente anch’egli al vertice di venerdì, il quale ha dichiarato che a Roma ormai l’iter è quasi del tutto concluso e che entro il mese di luglio il ministero dell’Ambiente darà il nullaosta al progetto definitivo presentato dalla “Nuova Coedmar” in merito all’iter della verifica di assoggettabilità alla Via. Il rischio che la Regione siciliana possa dirottare altrove i 16 milioni di co-finanziamento è giudicato infondato, sia perché tutti i passi procedurali sono stati compiuti sia perché, fosse vera l’intenzione del governo Crocetta, allora sì che si scatenerebbe la “guerra mondiale”. E i tempi sono stati già fissati: 75 giorni per la redazione del progetto esecutivo, 180 per i collaudi, 90 per la messa in esercizio, complessivamente 960 giorni dalla stipula del contratto. E, dunque, verosimilmente sarebbero due anni e otto mesi, sperando che non si presentino gli intoppi che ostacolano la realizzazione di ogni opera pubblica.