MessinAmbiente è ancora un pozzo di spazzatura senza fondo. E quando si comincia a incidere sulle “incrostazioni” ventennali ecco che arriva puntuale la “risposta”. Questa volta è stato scelto il fuoco. Il nuovo corso impresso dall’amministrazione comunale evidentemente dà fastidio a qualcuno. Lo scenario delle indagini sull’incendio della Mercedes Cls del commercialista e consulente comunale Leonardo Termini pare proprio questo, a tre giorni di distanza dall’attentato di via Pascoli. Il livello di attenzione e di preoccupazione istituzionale è alto, all’attentato ci stanno lavorando gli investigatori della Squadra mobile. E la riprova di questa attenzione è data dal fatto che ieri mattina il sindaco Renato Accorinti ha avuto prima un lungo colloquio a palazzo di giustizia con il procuratore capo Guido Lo Forte, e successivamente è andato a trovare con l’assessore all’Ambiente Daniela Ialacqua anche il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, che su MessinAmbiente insieme alla collega Roberta La Speme ha aperto una nuova inchiesta da oltre un mese. Un fascicolo in un primo tempo iscritto a “modello 45” che però s’è già trasformato, nel senso che ci sarebbero le prime iscrizioni nel registro degli indagati con ipotesi di reato sul fronte amministrativo molto dettagliate. E proprio nell’ambito di questa inchiesta il 18 febbraio scorso è stato sentito come “persona informata dei fatti” il commercialista Leonardo Termini, che è il consulente nominato dal Comune per analizzare i dettagli contabili di MessinAmbiente.
Caricamento commenti
Commenta la notizia