Cambiare comunità a percorso avviato per un tossicodipendente o un alcool dipendente che vuole uscire dal tunnel significa ricominciare daccapo, ricreare un equilibrio che a volte è difficile ritrovare. La possibilità di integrare in un solo modulo la comunità diurna e notturna permette non soltanto di ridurre i costi, ma anche di offrire assistenza a chi non ha una famiglia a cui appoggiarsi e garantisce quella continuità terapeutica che produce notevoli vantaggi. E stata proprio l’assessore alla salute Lucia Borsellino ad apprezzare il progetto della Lelat di Messina, la lega per la lotta all’aids e alle tossicodipendenze, del servizio che partirà con molta probabilità a settembre, avendo ottenuto finalmente tutte le autorizzazioni.
La lelat, come si sa vive soprattutto di solidarietà. Per questo, il 26 giugno, giornata mondiale contro la droga, con l’Istituto Antonello, organizzerà una cena un concerto del gruppo “Fase distorta” per il costo di 20 euro. Il ricavato sarà suddiviso al 50% fra la scuola alberghiera e la lega del rione Mangialupi. Infine il sindaco Renato Accorinti, sulla paventata ipotesi di dover trasferire la comunità in altra sede per recuperare il plesso scolastico e quindi evitare i fitti passivi di altre strutture, ha rassicurato tutti gli operatori e gli assistiti. La Lelat non sarà sfrattata.
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