Molto più di una semplice nomina. Il legame tra l’Atm di Messina ed il neo direttore generale Giovanni Foti, infatti, va oltre il “semplice” incarico di manager alla guida della più disastrata azienda partecipata del Comune. Toccherà a lui, infatti, coordinare le linee di azione tra le due società di trasporti, l’Atm di Messina (nella cui sede ha già fatto un primo giro di perlustrazione) e la Gtt (Gruppo Torinese Trasporti) di Torino, azienda nella quale ricopre l’incarico di direttore sviluppo tecnologie. Non a caso, dunque, all’incontro di oggi parteciperà anche il responsabile divisione MetroFerro-Gtt, Gian Piero Fantini. La nomina di Foti, infatti, come spiegheranno meglio Cacciola e lo stesso direttore generale dell’Atm (che copre il vuoto lasciato un’estate fa da Claudio Conte, di fatto “licenziato” dall’amministrazione Accorinti e sostituito di volta in volta da direttori facenti funzione) si inserisce nell’ambito di un più ampio programma di collaborazione e sinergie tra le città metropolitane di Messina e Torino, per favorire lo scambio di esperienze progettuali che possano meglio razionalizzare la gestione dei servizi, specie quelli del trasporto pubblico locale. C’è di più: l’Atm e la Gtt di Torino stanno elaborando un protocollo d’intesa finalizzato all’ottimizzazione del servizio del trasporto pubblico della città di Messina, con il supporto e la consulenza del Gruppo Torinese Trasporti, che fornirà il suo contributo in termini di tecnologie, infomobilità, funzionamento e manutenzione. Proprio l’infomobilità è uno dei punti fermi dell’attività manageriale di Foti, che è anche direttore della 5T di Torino. Le cinque T, appunto, stanno per Tecnologie Telematiche Trasporti Traffico Torino. Chissà che, cambiando l’ultima lettera con la M di Messina, non si riesca a rendere il trasporto pubblico, in riva allo Stretto, un servizio degno di questo nome.
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