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Rodriquez, il Piano
o niente concessione

«Le chiedo formali e urgenti rassicurazioni in ordine al mantenimento dell’attività della società a Messina. In mancanza, ci riserviamo ogni valutazione in merito al rilascio della concessione demaniale in argomento ». Non poteva esserci un atto più incisivo di quello posto in essere dal presidente dell’Autorità portuale. Visto l’intensificarsi delle voci su una possibile cessione o “svendita” dei Cantieri navali Rodriquez, Antonino De Simone ha deciso di rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Intermarine Spa Livio Corghi e, indirettamente, al presidente del Gruppo Immsi, Roberto Colaninno. Sono i manager della holding che si è impossessata del marchio glorioso della Rodriquez, salvo poi trasferire il “core business”, il cuore delle attività strategiche a Sarzana, in Liguria. La Intermarine, nata nel 2002, era solo una controllata della Rodriquez, fondati nel 1887, ora è la società che controlla i Cantieri navali di Messina. A Sarzana sono concentrati gli investimenti sulla cantieristica navale militare, ben 134 milioni di euro su un totale di 137. A Messina restano solo le briciole, la desertificazione delle attività produttive, la perdita del know-how, la demotivazione e il demansionamento di decine di lavoratori che erano richiesti in tutt’Italia per la loro competenza e professionalità. De Simone non entra nello specifico delle scelte industriali di Colaninno, ma chiede «assoluta chiarezza» nel momento in cui il Comitato portuale, proprio nei giorni scorsi, ha dato il via libera alla proposta di un rinnovo per altri 15 anni della concessione delle aree ubicate nella Zona falcata.

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