A seguito della protesta, sollecitati dal 1. Quartiere, si sono mobilitati tanto il Genio civile quanto il Comune, e non solo per gli aspetti di viabilità ma anche e soprattutto per quelli di protezione civile. Al centro della questione, infatti, non vi sono solo la penalizzazione del commercio nell’imminente stagione estiva e autunnale sino a dicembre, e la paralisi del traffico nelle ore di punta, si pensi alla popolazione estiva di circa 10.000 persone fatta da residenti e villeggianti sia della costa che dalla vallata del Santo Stefano. C’è di più: con i nuovi cantieri che tagliano in due Nazionale è tornata alla ribalta l’antica richiesta di un collegamento diretto tra la parte centrale della Nazionale e il rettilineo della Statale 114. Un’esigenza di vie di fuga solo in parte soddisfatta dalla bretella realizzata dalla Regione prima del rettilineo, all’altezza della Materna. È stato avviato il dialogo: l’ingegnere capo del Genio civile, Gaetano Sciacca, l’assessore alla Protezione civile Filippo Cucinotta, il presidente del 1. Quartiere Enzo Messina (e con lui il consigliere Carlo Dainotta) ed uno dei titolari della vasta area a verde che s’estende tra Runci e il mare. Si è discusso della possibilità di allestire sia una bretella provvisoria – in asfalto o terra battuta – che un connesso spazio di sosta, prezioso in caso di un’emergenza.