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Ente Teatro, un Cda appena insediato e già diviso al suo interno

  Forse è un record. Alla terza seduta, il nuovo consiglio di amministrazione dell’Ente Teatro si divide e infuriano le polemiche. Mentre per la nomina del soprintendente si è scelta la strada del bando pubblico, per i direttori artistici di prosa e musica si è deciso, invece, di abbandonare il metodo delle «manifestazioni di interesse» e della selezione, lasciando la piena discrezionalità al Cda e al presidente di affidare gli incarichi. A sollevare la questione è stata uno dei componenti del consiglio di amministrazione, Laura Pulejo che aveva suggerito di seguire lo stesso percorso sia per il soprintendente sia per i direttori artistici. La proposta è stata respinta, nonostante il voto favorevole di un altro consigliere, Totò D’Urso. Ha fatto buon viso a cattivo gioco la dottoressa Pulejo, che però non ha nascosto la propria delusione per la “falsa partenza” del nuovo Cda. A replicare è il vicepresidente del “Vittorio Emanuele”, il prof. Daniele Macris che stigmatizza «il trapelare, sin dalla prima riunione, sulla stampa e su facebook di notizie parziali e distorte, che poco fondamento hanno e sono strumentali a creare divisioni tra “buoni”e“cattivi”, funzionale ad altri disegni e ad altre aspirazioni di qualche componente del Cda. Non sembra indice di novità né molto corretto richiedere con insistenza di conoscere, prima della scadenza del bando, i nomi di coloro che hanno segnalato interesse per il ruolo di sovrintendente».

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