Era una bomba con miccia innescata, ed oggi è esplosa. Non si tratta più di un incidente diplomatico, ma di un vero conflitto istituzionale. La notizia è che il prefetto Stefano Trotta ha chiuso il Palanebiolo, che non sarà più utilizzato - come lo stesso ha comunicato al Ministero dell’Interno- per accogliere i migranti. Ma alla decisione si è arrivati in seguito all’ultimo sopralluogo dell’asp, richiesto dal sindaco Renato Accorinti, il 2 maggio, all’indomani dello sbarco di 266 migranti e quando il palanebiolo era stracolmo, così come la tendopoli del campo di baseball. A causa quindi della carenze igienico-sanitarie riscontrate, la struttura è diventata off limits. Ed ecco il punto di rottura. Stamattina la prefettura ha convocato le istituzioni per organizzare l’accoglienza dei 292 nuovi arrivati al molo Marconi. Per il comune al tavolo mancavano proprio il sindaco e gli assessori tutti impegnati in altre sedi. Presenti invece il capo di gabinetto Silvana Mondello e l’esperta per la mediazione sociale Clelia Marano. Dalla prefettura l’assenza degli esponenti dell’amministrazione è stata valutata come una scelta politica. Comunque non avendo al momento più un sito da destinare all’accoglienza dei nuovi arrivati, il prefetto ha incaricato palazzo Zanca a trovare un luogo in cui ospitare i migranti sino al loro trasferimento, con dei pullman a carico del comune, in località individuate dal Ministero. Nel frattempo l’autorità portuale ha dato la disponibilità di un padiglione della fiera, pur rappresentando le criticità come i lavori in corso all’interno dell’area e la mancanza di servizi igienico sanitari. Anche questa volta faremo quanto ci viene richiesto- ha assicurato l’assessore alla protezione civile Filippo Cucinotta, il quale però ribadisce che non si tratta di compiti dell’amministrazione comunale che dovrebbe prendersi cura soltanto dei minori e delle donne e non altro. L’accoglienza è infatti affidata alla prefettura dallo stesso ministero ha- aggiunto Cucinotta. Dobbiamo trovare una soluzione al più presto- ha esortato l’assessore alle politiche sociali Nino Mantineo. E’ necessario avviare un vera collaborazione con le autorità governative perché altrimenti saremo sempre impreparati.
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