Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Corrado continuerà a vivere in altre 4 persone

Il cuore, il rene e il fegato di Corrado Lazzara reimpiantati in altre persone che così potranno continuare a vivere. E’ stata la famiglia  a volere che si conoscesse l’identità del 42enne deceduto la scorsa notte al Policlinico dove si trovava ricoverato dal 23 aprile nel reparto del professore David con un quadro clinico già molto complesso a causa di una ischemia cerebrale. Il danno molto esteso al cervello ha poi determinato il decesso. Corrado Lazzara aveva scelto in vita la volontà di donare i propri organi in caso di morte iscrivendosi dall’Aido. Un uomo gioioso, appassionato di sport e di paracadutismo. La moglie Sonia lo descrive un marito esemplare e un papà super eroe per i due piccoli di 3 e 5 anni rimasti orfani. «Mi piace pensare – ha sottolineato la signora Sonia – che il suo cuore continui a battere per i nostri figli e se ciò è possibile è perché lui ha voluto che fosse così». «L’iscrizione all’AIDO  - ha aggiunto la moglie - è arrivata in un giorno qualunque, non eravamo ancora sposati; mi ha detto solo: dobbiamo fare una cosa importante». Corrado Lazzara, originario di Longi, un piccolo comune dei Nebrodi, era molto ben voluto da quanti lo conoscevano. Fino a ieri sera, erano in tanti fuori dal reparto di rianimazione del policlinico. Un loro applauso lo ha accompagnato anche prima di entrare in sala operatoria per l’espianto degli organi. . Il fegato è già volato all’alba alla volta del Policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna, il cuore e un rene sono andati all’Ismett di Palermo, mentre l’altro rene al Civico. A seguire tutte le attività che hanno portato al prelievo è stato come sempre il centro coordinamento per la donazione di organi e tessuti dell’Azianda ospedaliera universitaria guidato dal dott. Francesco Puliatti e dalla dott.ssa Olivia Penna. 

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