I 50 autobus in strada, secondo l’orsa sono solo un pallido ricordo. Basta guardare i dati ricavati da un’indagine effettuata nella settimana tra il 28 aprile e il 3 maggio. La media dei bus in servizio giornalmente è stata di 23, con un minimo di 18, registrato il 30 aprile e il 2 maggio. Numeri che riportano alla memoria l’inefficienza del servizio di appena 10 mesi fa. In base a questo risultato, l’Orsa, pur sottolineando i lavoro fin qui svolto dall’assessore alla mobilità urbana Gaetano Cacciola, ritiene vano il tentativo di rigenerare un’azienda che rischia il definitivo tracollo. L’Orsa, si legge in una nota diffusa stamani, proprio nel periodo in cui su strada usciva una cinquantina di mezzi, palesava la necessità dell’acquisto di altri nuovi bus per evitare di tornare in piena emergenza. E su questo fronte non è tenero il segretario generale dell’Orsa trasporti Michele Barresi, il quale, evidenziando che l’acquisto dei mezzi dall’Atm Milano ha subito uno stop, sottolinea che l’azienda non riesce ad uscire dalla crisi poiché dal 2007 si affida alle solite competenza interne mentre il timone è retto da direttori generali a tempo. Per Barresi, il piano di riequilibrio dell’Atm, in base al quale è previsto un risparmio di 55 milioni in 10 anni, prevedeva già da questo mese 52 bus in linea in modo da effettuare un numero di chilometri tali da consentire rimborsi per sei milioni e mezzo nel 2014. Un progetto ambizioso, evidenzia il sindacalista, falsato però, in partenza, dai numeri emersi negli ultimi giorni. Il quadro catastrofico emerso dall’indagine della scorsa settimana non può che ripercuotersi negativamente nel già carente servizio reso all’utenza. La drastica riduzione dei mezzi su strada penalizza soprattutto gli abitanti dei villaggi periferici con la frequente soppressione di corse che li collegavano al centro città.