“Oggi inizia ufficialmente una collaborazione attiva per la nostra città e più in generale per il territorio siciliano. Sono molte le questioni da affrontare e lo faremo lavorando in perfetta sintonia e sinergia con progetti, rendendo fruibile il patrimonio esistente e cercando di evitare gli errori del passato”. Così il neo assessore ai beni culturali Giusi Furnari accanto ad un Renato Accorinti entusiasta per l’incontro. Numerosi i temi sollevati su cui si dovrà tornare in maniera più sostanziale, ma la madre di tutte le guerre per la città resta la riqualificazione della zona falcata, il gioiello di famiglia come lo ha definito il primo cittadino.: Va fatta sinergia con tutti gli assessorati - dice la Furnari - per evitare i problemi registrai negli utlimi anni.
La sintonia con questa amministrazione non si svilupperà soltanto attraverso l’assessore la cui nomina è stata caldeggiata dai democratici riformisti ma con tutto il movimento- come ha annunciato il capogruppo all’Ars Beppe Picciolo- e a Messina si dovrà lavorare anche per il recupero di importanti beni come la Badiazza o le chiese o la probabile tomba di Antonello a Ritiro- come ha ricordato l’on Marcello Greco. Un’apertura politica in altri tempi impensabile e che ora permette di guardare avanti con più ottimismo.