E’ stata un’altra notte di duro lavoro per la Protezione Civile, forze dell’ordine ed amministrazione comunale. Ma anche una notte all’insegna della solidarietà, dell’aiuto ai più deboli, ai disperati che in massa raggiungono le nostre coste alla ricerca di un futuro migliore. Scene già viste ma che ogni volta scuotono le coscienze. Erano le 23,30 quando la nave mercantile Robur è attraccata al porto di Messina. A bordo un carico di 266 persone quasi tutti nuclei familiari siriani, alcuni eritrei, tutte in fuga dalle guerre. Avevano viaggiato su una carretta ed erano stati raccolti nel Mediterraneo da una nave militare e poi trasferiti sulla Robur dirottata a Messina.
Sulle banchine ad attenderli gli uomini della Protezione Civile, i volontari della Croce Rossa, Polizia e Carabinieri, personale dell’Asp, il sindaco Accorinti, gli assessori Cucinotta e Mantineo, l’esperto Clelia Marano che fino all’alba si è prodigata con gli esponenti dell’amministrazione comunale per trovare una sistemazione decorosa ai migranti. Dalla Robur sono sbarcati 65 bambini, fra cui alcuni neonati, sessantanove donne di cui sei incinta che sono state visitate al Piemonte e stamattina tutte dimesse. I medici dell’Asp hanno visitato tutti uno per uno tutti i migranti che poi sono stati identificati dal personale dell’ufficio stranieri della Questura. Poi si è posto il problema della loro sistemazione. I minori non accompagnati sono stati accolto presso locali dell’associazione Ai Bi, un altro nella Comunità di Santa Maria della Strada, nove a Collereale ed una decina, insieme con le madri, sono stati ospitati all’Ipab di Santa Lucia del Mela.. Ma poiché l’intento è stato quello di non smembrare i nuclei familiari una quarantina di persone sono state trasferite in una struttura religiosa di Mongiuffi Mela e tutti gli altri al Palanebiolo. Alcuni migranti sono stati sistemati in tenda, altri all’interno del Palazzetto dello sport una struttura però che continua a scatenare polemiche. Già nei mesi scorsi l’Asp l’aveva definita non adeguata ad ospitare i migranti per via delle pessime condizioni igienico sanitarie rilevate ma finora non è stata trovata una soluzione alternativa. L’amministrazione comunale punta ora a destinare allo scopo alcuni plessi scolastici dismessi. Intanto il Palanebiolo scoppia anche se già ieri una quarantina di persone sono state dirottate in Puglia e stamattina parecchi migranti sbarcati ieri sera si sono già allontanati.