Una riunione lunga oltre tre ore, con tanto di sopralluogo alla piattaforma “della discordia”, quella di Pace, per arrivare a un verdetto: tutti gli enti che hanno partecipato al vertice (Comune, MessinAmbiente, Provincia, Arpa e Asp) «ritengono la quantità massima accumulabile indicata sostenibile ambientalmente» e quindi la struttura di Pace può «sopportare il carico dei rifiuti, sia pure in regime di emergenza». Un via libera, sostanzialmente, allo stoccaggio temporaneo dei rifiuti, vincolato però al rispetto di alcune prescrizioni, che dovranno essere messe nero su bianco nella nuova ordinanza sindacale che Accorinti dovrebbe firmare già oggi. Prescrizioni che, evidentemente, quando è stata firmata la prima ordinanza non erano state rispettate. Due i punti fermi: potranno essere stoccati rifiuti per un massimo di 200 tonnellate e per un tempo non superiore alle 48 ore. Si chiude così la due giorni di confronto serrato fra tutti gli attori coinvolti nella vicenda della piattaforma di Pace
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