L’opera rientra nei progetti di risanamento dell’ex legge 10 del 90 ed è stata finanziata con una somma di un milione 926 mila euro. L’anfiteatro, la piazza e l’ampia scalinata che la collegherà con la chiesa e il centro sociale, le opere di destinazione a verde, a parcheggio e a percorso pedonale hanno già trasformato il volto dell’area baraccata di Camaro S. Antonio. La superficie è molto estesa, circa 6500 mq proprio ai piedi della chiesa di S.Paolo e del centro sociale. Ciò che risulta evidente è il grande anfiteatro, largo 41 metri e con 500 posti a sedere disposti a semicerchio. Al suo interno alcune grandi sale espositive e nelle nicchie tra le gradonate gli spazi per la collocazione, finalmente degna, dei mitici giganti fondatori di Messina: Mata a Grifone. E’ l’impresa Mecoin srl di Milazzo a lavorare sulla realizzazione dell’ambizioso progetto, ideato dall’architetto Giovanni Rinaldo dello Iacp, dopo studi mirati alla ricerca storica delle festività dell’estate messinese ma anche dopo aver raccolto opinioni ed esigenze di abitanti, giovani e anziani del luogo. Nel grande anfiteatro è stata realizzata una speciale copertura a vela dove sono stati collocati dei fari che illumineranno tutta la piazza e la zona circostante. La struttura, infatti, fa parte di un programma più complesso che prevede nella piazza, denominata Agorà, spazi espositivi a disposizione dei cittadini che ne faranno richiesta per realizzare eventi e mostre. Attorno giochi per bambini, aree coperte attrezzate, una pista da ballo, accessi per disabili, piazzole con panchine e un impianto d’irrigazione per il prato e le alberature. Una volta pronto saranno i cittadini della zona che dovranno vigilare affinché la struttura sia tutelata. Non si tratta infatti di un’opera a sé stante, ma di una preziosa opportunità per l’intero quartiere, una occasione nuova per sentirsi comunità, per vivere spazi moderni e per una crescita collettiva all’insegna del riscatto sociale.