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Operatori del Ciapi vogliono chiarezza

Prima aiutavano i disoccupati, ora sono loro ad aver bisogno di aiuto. Sono finiti dentro un incredibile paradosso gli operatori degli sportelli multifunzionali, fino a martedì scorso impegnati nel progetto Spartacus con il Ciapi di Priolo, ente strumentale della regione, oggi finiti nello stesso calderone in cui si trovavano i destinatari dei loro servizi. Disoccupati. Senza notizie sul loro futuro, senza prospettive a breve termine. Con la grande preoccupazione che partano altri progetti senza di loro.

Stamattina sono tornati all’ufficio provinciale del lavoro per far sentire la propria voce. Vogliono spiegazioni, pretendono rassicurazioni. Ma sono pronti ad andare oltre.

La regione, in sostanza, secondo loro, non poteva sospendere i servizi dei quali questi lavoratori si occupavano. Ma al di là di questo, gli operatori contestano l’assenza di programmazione concreta e la mancata corresponsione degli stipendi di febbraio, marzo e aprile.

Vogliono che vengano immediatamente riattivati gli sportelli, chiedono il riconoscimento del proprio ruolo e si aspettano che l’attività venga affidata a una struttura pubblica. L’unico modo per valorizzare impegno e professionalità degli operatori. 

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