«Ho trovato macerie ovunque ». Non usa mezzi termini Alessio Ciacci ( nella foto a destra con Raphael Rossi), che in un’intervista rilasciata alla Gazzetta fa il punto sulle prime settimane vissute da commissario liquidatore di MessinAmbiente. La società che, per i disservizi dei giorni scorsi e le parole dure del sindaco Accorinti che ha lanciato ombre e sospetti su presunte “strategie”, è finita al centro delle polemiche e del dibattito. Anche per la decisione di stoccare i rifiuti nella piattaforma di Pace, scatenando le reazioni imbufalite delle associazioni ambientaliste e le critiche del presidente del consiglio comunale. Ciacci ribadisce che la decisione di utilizzare l’impianto di Pace «è un provvedimento di legalità», a differenza di quanto fatto finora «quando si è fatto finta di non vedere e si è preferito chiudere gli occhi». Su MessinAmbiente ammette di aver trovato una serie di gravi criticità. «Bisogna ripartire dalle fondamenta. Pensavo di poter lavorare da subito sulla differenziata, invece si deve intervenire dalle basi. Ma la società va rilanciata e può diventare un’eccellenza».
L’intervista completa la potete leggere sul nostro giornale
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