Città metropolitana, questa sconosciuta… il primo mese dall’ entrata in vigore della legge regionale che istituisce i liberi consorzi e le città metropolitane se n’è andato come se nulla fosse. Messina e gli altri 50 comuni sono la base sulla quale poggia geograficamente la nostra città metropolitana. In poche parole, se qualcuna delle 51 municipalità vuole abbandonare il gruppo lo deve fare entro settembre e trovarsi un libero consorzio contiguo che la ospiti. Non sono previsti consorzi che abbiano un numero di abitanti inferiori di 180 000 e questo sarà un limite per tutti coloro che abbiano in programma di organizzare un mini provincia fai da te.
La coppia di docenti universitari Michele Limosani e Jose Gambino hanno studiato sin dagli albori la nascita della Citta metropolitana ed ora, in un vuoto informativo che la politica non riesce a colmare, propongono le linee guide per lo sviluppo dei 51 comuni. Sei le direttrici lungo le quali si apre il modello per le il comprensorio: La valorizzazione delle aree montane, il parco dei Peloritani, La riqualificazione dei comuni marinari: la rete dei borghi marinari, quella dei comuni collinari: la rete dei borghi d’arte, quelle delle fiumare , il sistema delle rotte dei saperi e dei sapori, quella del porto di Messina ed il potenziamento del tessuto connettivo.