La Squadra mobile ha arrestato quattro persone accusate, a vario titolo, di usura e favoreggiamento. Ai domiciliari sono finiti Antonino Catania, dipendente dell’Atm; Salvatore Saccà, macellaio; Teresa Corsaro, casalinga; e Francesca Augliera, pensionata. I singoli provvedimenti, emessi dal gip Monica Marino, su richiesta del pubblico ministero Alessia Giorgianni, seguono l’arresto in flagranza di reato avvenuto lo scorso mese di luglio ai danni di Giovanni Tortorella, fermato mentre intascava una rata di 250 euro, facente parte di un prestito di 8mila euro. Da quel momento, gli investigatori, grazie ad una serie di intercettazioni telefoniche e al racconto di alcune vittime, sono riusciti a ricostruire altri episodi di usura. In particolare, è emerso che venivano concesse somme oscillanti tra i 500 e i 7mila euro, con tassi d’interesse tra il 48,67 e il 470,97 per cento. Agli strozzini si rivolgevano sia imprenditori in difficoltà che padri di famiglia impossibilitati persino a pagare le bollette delle utenze domestiche. Nell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile sono coinvolte, complessivamente, sei persone.