Diventa un dato consolidato quello della raccolta differenziata in città. Complice l’aspettativa di un corposo risparmio sul prossimo tributo della spazzatura, i messinesi si sono scoperti più attenti e meticolosi nella raccolta del materiale da riciclare.
I dati non hanno il crisma dell’ufficialità ma sono indicativi. Per esempio la carta raccolta da ottobre ad oggi, ha dato mensile più che doppio. Addirittura triplicato quello della plastica e così anche per materiale legnoso e ferroso che è particolarmente pesante e che soprattutto le aziende hanno deciso di conferire in discarica piuttosto che nella indifferenziata.
Con questi dati emerge che rispetto al 6 % con il quale Messina era finita in coda alle classifiche della differenziate fra le città capoluogo, adesso la città è risalita sino ad un sostanziale 12-13%. Dato che era già stato riscontrato alla fine del 2013 per l’effetto a caldo della Tares ma che regge anche a fari spenti sul tributo che è costato lacrime e sangue ai contribuenti cittadini.
In discarica ogni mese vengono conferiti circa 1400 tonnellate in meno rispetto al recente passato. Dalle 320 tonnellate quotidiane si è passati alle 270 attuali. E’ facile calcolare come ogni fine mese il comune, e quindi i messinesi risparmi 140 mila euro per ogni fattura. Spalmato sui dodici mesi significa ridurre di quasi due milioni di euro il carico in quota parte per il contribuente.
180 intanto le domande giunte a Messina ambiente per il bando di selezione di collaboratori da inserire nel management della società che resta in liquidazione. Fra i curriculum arrivati e che ora dovranno essere valutati anche quello di Raphael Rossi, collega del neo commissario Alesio Ciacci a Capannori sul quale dovrebbe cadere la scelta per quanto riguarda il ramo impiantistica
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