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Cura del verde,
si può fare di più

Diverso il trattamento fin qui riservato alle aiuole spartitraffico della via Garibaldi. Agli interventi di riqualificazione effettuati nella prima parte non sono seguiti quelli nel tratto che va dal Teatro Vittorio Emanuele fino all’incrocio con il viale Boccetta. Tanto per rimanere nella zona centralissima. E così lo spettacolo che negli ultimi giorni si offre ai passanti, ma anche  ai primi turisti di passaggio dalla città, non è proprio dei più qualificanti. A parte l’incuria delle aiuole dove non è stata ancora effettuata la scerbatura, anche i rifiuti che, causa  il forte vento, si concentrano lungo quest’asse tra le piante secche.  Curiosi, invece, sono i cartelli che invitano a non calpestare il prato e i fiori delle aiuole. Si tratta di una vecchia ordinanza del maggio del 1988 firmata dall’allora sindaco Mario Bonsignore dopo i lavori di riqualificazione dello spartitraffico a pochi giorni dalla visita in città di Papa Giovanni Paolo II. Quel prato non esiste almeno da 15 anni, mentre i fiori, pochissimi, si confondono con le cartacce. Sulla lunghissima via La Farina, invece, né prato né fiori ma solo erbacce alla base degli alberi. Ed anche in questa stagione primaverile, agli interventi di potatura già effettuati in diversi punti, non sono stati fatti coincidere quelli di scerbatura. Due capitoli di spesa diversi assegnati a ditte esterne, con costi maggiori e un risultato che non può lasciare soddisfatti. Va sottolineato invece il buon lavoro che negli ultimi giorni è stato fatto alla passeggiata a mare dove finalmente sono stati cancellati mesi di degrado. Tanto ancora però resta da fare in una città dove il verde, malgrado i buoni propositi, lascia ancora molto a desiderare.

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