L’assessore Gaetano Cacciola ha scritto al direttore d’esercizio, Carmelo Crisafulli della linea tranviaria, per fare il punto su quanto è stato fatto in questi mesi e potere valutare dei ritocchi per rilanciare il servizio in futuro. Cacciola è partito però dalle motivazioni che hanno determinato il fallimento: «Eravamo consapevoli delle difficoltà cui saremmo andati incontro, tuttavia era stata considerata la messa in strada di un’altra vettura, l’o t t ava, dopo dicembre, operazione possibile in forza di una piccola parte di finanziamenti regionali - ha scritto -. E difatti, anche grazie all’impegno dell’on. Bartolotta, i contributi sono stati sbloccati ma la gestione dell’azienda ha ritenuto indirizzarli tutti, in un’unica soluzione, al pagamento delle mensilità arretrate del personale, causate dalle precedenti amministrazioni, anche per determinare un clima sereno con i sindacati. Pertanto con sette vetture e con tanti rientri per guasti, il servizio non ha dato l’effetto desiderato». L’assessore alla Mobilità, pur con un pizzico di stizza, guarda avanti: «In questi pochi mesi ho compreso che purtroppo questa Amministrazione è stata utilizzata come banchetto su cui appoggiarsi per uscire dall’anonimato, senza guardare al lavoro svolto. Ma per non ricadere in errori di percorso e correggere gli esistenti, le chiedo di inviarmi entro la fine della prossima settimana il monitoraggio completo da ottobre ad oggi sul progetto “Andiamo a scuola in Tpl” e un analogo controllo sul servizio in corso».