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Formazione, il
verbale di Centorrino

  «Ho ricevuto pressioni da tutta la Sicilia nel tentativo di forzare la legge, adducendo ogni genere di eccezione e argomento». Ecco uno dei passaggi-chiave del verbale, inedito, che l’ex assessore regionale all’Istruzione e Formazione, il messinese Mario Centorrino, rilasciò in Procura nel settembre del 2013 nell’ambito dell’inchiesta che nei giorni scorsi ha portato alla richiesta d’arresto per l’on. Francantonio Genovese. L’ex assessore Centorrino venne sentito all’epoca come “persona informata dei fatti” e in due pagine di verbale davanti a tre magistrati raccontò la sua verità su quel piano di dimensionamento scolastico regionale che scatenò un putiferio in tutta la Sicilia ed è finito tra le carte dell’inchiesta. Intanto il docente messinese e il funzionario regionale Albert ieri hanno querelato l’attuale assessore Scilabra. Si sono invece dimessi due dirigenti regionali, Buttafuoco e Beringheli. Gli atti dell’inchiesta fanno emergere, da alcune conversazioni intercettate, un sistema di interessi economici, politici ed elettorali, nonché una vera e propria “lottizzazione politica” degli incarichi regionali.

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