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Maregrosso, vertice
convocato da Accorinti

  L’1 aprile alle 9 del mattino tutti nella stanza del sindaco Renato Accorinti. Non tanti, non è un vertice politico-partitico, ma quelli giusti: il Comune nei suoi due assessorati chiave per la costa ed i rappresentanti delle Istituzioni locali competenti, chiamate tutte a una strategia unica. In gioco, finalmente, il programma da mettere nero su bianco per recuperare il fronte a mare di Maregrosso, ciò che deve dare coraggio a tutti – a cominciare dalle Istituzioni – per concludere la fase storica delle destinazioni contrarie agli “usi del mare”: attività rispettabili cui vanno date, a Larderia o altrove, le giuste opportunità di trasferimento. Si staglia ormai chiara all’orizzonte la necessità di ripristinare la pubblica fruizione del litorale del centro, un ritorno al passato che è l’unica apertura possibile, in centro città, verso un futuro di qualità della vita e sviluppo. A quel lungomare nuovo che Reggio Calabria ha saputo creare nel suo centro, e dal quale la Messina di Maregrosso è ancora lontanissima. A questo vertice coordinato dal sindaco Renato Accorinti, prenderanno parte gli assessori al Waterfront, Filippo Cucinotta, e all’Urbanistica Sergio De Cola, il responsabile dell’Ufficio regionale marittimo di Messina, Franco Bonasera, il comandante della Capitaneria, Nino Samiani. Sulle aree di Maregrosso, si gioca una doppia partita, come è emerso nel sopralluogo compiuto da Comune, Capitaneria e Demanio appena pochi giorni fa. La prima, la più elementare, è quella dell’azione necessaria, da parte dell’Ammi - nistrazione Accorinti e della Regione, per non arretrare rispetto ai risultati raggiunti dalla bonifica al tempo dell’ex assessore Isgrò. Qualche obbrobrio in più può essere ancora demolito, le montagne di terra vanno smaltite. C’è poi una seconda questione, più complessa ma che, forse, per l’Amministrazione Accorinti potrebbe risultare risolvibile, e non per forza in tempi lunghi.

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