L’impegno è stato rispettato, anche se in extremis. Qualcuno probabilmente non potrà usufruirne, avendo magari già pagato, ma la notizia è che la giunta Accorinti, riunitasi giovedì sera a Palazzo Zanca, ha deciso di dilazionare ulteriormente i termini per il versamento delle rimanenti rate della Tares. A tre giorni dalla scadenza inizialmente prevista del 24 marzo, dunque, il Comune fa sapere che la seconda rata del tributo sui rifiuti e sui servizi potrà essere pagata entro il 30 aprile. Si guadagna poco più di un mese. Non è poco, anzi, è quanto era stato garantito fino a poche settimane fa, salvo poi non adottare gli atti conseguenti. Sull’argomento era intervenuto anche il consigliere comunale del gruppo “Felice per Messina”, Giuseppe Santalco, chiedendo all’Amministrazione di battere un colpo sull’argomento, «per venire incontro alle difficoltà economiche della cittadinanza». A slittare non è solo la seconda rata: anche per la terza, infatti, sarà consentito ai messinesi di prendersela più comoda, in quanto si potrà pagare entro il 30 giugno. Il dirigente del dipartimento Entrate tributarie del Comune, Romolo Dell'Acqua, è stato costretto però ad intervenire per fare chiarezza su alcuni punti. Attraverso un comunicato stampa ha evidenziato che è stato reso noto che sono state riscontrate alcune incongruenze relativamente ai pagamenti a mezzo banca Itb, effettuati nelle ricevitorie e tabaccherie. «In occasione della prossima scadenza di pagamento della seconda rata della Tares anno 2013 – avvisa Dell’Acqua – i contribuenti sono invitati a verificare che le ricevute di versamento riportino il medesimo nominativo del soggetto intestatario del bollettino, cui si riferisce il pagamento, al fine di evitare eventuali futuri disagi ». E a proposito di comunicazioni di servizio, gli uffici del dipartimento Tributi lunedì 24 saranno chiusi al pubblico, in quanto il personale sarà impegnato in un corso di aggiornamento. Tornando alla Tares, da una parte l’evidenza del rapporto causa-effetto rappresentato dal costo del servizio di gestione dei rifiuti (la causa) e dall’esborso che tocca direttamente le tasche dei cittadini (l’effetto), dall’altra il risalto che è stato dato alla scontistica legata all’eventuale incremento della raccolta differenziata, hanno rappresentato due dei fattori chiave per cui, come confermato due giorni fa in conferenza stampa dal sindaco Accorinti, è aumentato in modo esponenziale il numero dei messinesi che si sono registrati nelle isole ecologiche. Isole ecologiche che sono state messe tutte nelle condizioni di effettuare la pesatura dei rifiuti conferiti, in modo tale da trasmettere (seppur ancora manualmente) i dati di ogni singolo contribuente all’ufficio Tributi. Un meccanismo che dovrebbe diventare a breve automatico con il completamento dell’informatizzazione delle strutture, nelle quali basterà “strisciare” la propria tessera sanitaria per trasmettere in tempo reale i dati della persona a cui verranno attribuiti i chili dei rifiuti conferiti.