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Polizia municipale,
vecchi nodi e azioni
di protesta alle porte

  Le parti sociali tornano a puntare l’indice contro il Comune e stavolta sul banco degli imputati finiscono il Renato Accorinti e la sua Giunta. «Le questioni afferenti la polizia municipale sembrano non interessino l'Amministrazione », afferma il segretario provinciale Calogero Emanuele, che reitera la richiesta di interlocuzione mediante un documento inviato al primo cittadino, al direttore generale di Palazzo Zanca Le Donne e all’assessore al Personale Mantineo. Nella lettera del sindacato, a firma anche del segretario aziendale Piero Allegra e del responsabile del Coordinamento della polizia municipale Pancrazio Puglia, elencati annosi problemi: dalle carenze d’organico sia nel profilo di agente che in quello di commissario, ai carichi e all’organizzazione del lavoro, passando per gestione del personale, attività connesse ai trattamenti sanitari obbligatori, sicurezza sui luoghi di lavoro (con particolare riferimento al grave degrado della Caserma) e vestiario. «Non avendo ricevuto alcun riscontro – sottolineano i rappresentanti della Cisl Fp – siamo stati costretti ad alzare il livello della vertenza attivando presidi e interessando enti ispettivi, Prefettura e giudici del lavoro per tutelare gli interessi dei lavoratori mortificati da una gestione sommaria del personale e dei servizi». La Cisl Fp sostiene che la pianta organica del Corpo della polizia municipale vada incrementata con la stabilizzazione dei 50 contrattisti «a cui va esteso l’orario di lavoro a 35 ore senza ulteriori indugi» aggiungono, l’assunzione con contratti a termine dei 32 concorsisti la cui graduatoria è ancora fruibile e l’indizione di concorsi a tempo indeterminato nel ruolo di agente e concorsi interni per il coprire il profilo di commissario ispettore superiore che è in via di totale esaurimento.

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