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Porto di Tremestieri
altri imprevisti
e nuovi ritardi

Sono iniziati quasi tre anni fa, dovevano finire a dicembre. Poi a gennaio, poi a metà febbraio, poi ancora a marzo. Ora chissà quando. Quella dei lavori per l’apertura del secondo scivolo nell’approdo di Tremestieri sta diventando una storia infinita. Con colpi di scena, paradossi, inconvenienti e un assurdo e continuo spostamento delle date di ultimazione. Oggi è difficile sbilanciarsi su quando ci sarà l’effettevia apertura. Perché ogni giorno c’è un problema nuovo che causa nuovi ritardi e mette in discussione i tempi previsti per il competamento di questi interventi, indispensabili per ridurre, quasi cancellare i mezzi pesanti dal centro della città. I primi problemi, che avevano già portato alle prime due proroghe,erano legati all’innesto dei 60 pali in acciaio e cemento che dovrebbero rinforzare la nuova diga. Le difficoltà legate soprattutto alle condizioni meteo avevano portato alle prime due proroghe. Doveva essere questa la parte più complessa. E invece adesso si è scoperto che è complessa anche l’installazione dei micropali, dal diametro di 30 centimetri, che sta richiedendo più tempo del previsto. E così, a quasi tre anni dalla firma del contratto per la ricostruzione della diga, datato 27 maggio 2011, non solo i lavori non sono stati completati, ma è difficile anche capire quando lo saranno. Il tutto mentre basta una sciroccata per insabbiare l’unica banchina disponibile e portare alla chiusura dell’approdo, con conseguente emergenza tir in centro. In questo clima, si inserisce il problema occupazionale delle 37 persone impiegate al terminal Tremestieri, che dal 19 gennaio al 13 febbraio sono finiti per la terza volta in cassa integrazione per cause di forza maggiore. Impraticabilità di campo, per dirla in termini calcistici. Stamattina la Fast Confsal marittimi, rappresentata dal referente regionale Antonino Di Mento e dai delegati Calarco e Rodi, ha affrontato la questione con i vertici dell’Autorità Portuale. Il presidente De Simone e il segretario Di Sarcina hanno fatto il punto sui lavori, rassicurato i lavoratori e spiegato che i problemi di innesto dei micropali sarebbero già in afse di risoluzione. L’obiettivo comune è fare in modo che questi lavori vengano completati prima possibile. La grande incognita, però, è proprio il tempo. Ne è già passato abbastanza.

 

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