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Approdi in alto mare:
lavori di nuovo in crisi

Ancora uno slittamento per l’ultimazione dei lavori di ricostruzione della diga degli approdi di Tremestieri. Si tratta dell’intervento avviato nel 2011 dall’Autorità portuale, per riattivare la banchina esterna del mini porto: l’obiettivo è ridurre al minimo il numero dei tir diretti in Calabria che, a causa della disponibilità di un solo molo, continuano ad attraversare la città. Dopo le due proroghe già concesse all’impresa in conseguenza delle difficoltà incontrate nell’infissione dei pali nel fondale, fase critica che sembrava superata, adesso a frenare la ricostruzione è l’installazione dei più modesti “micropali”. Durante la lavorazione si è più volte registrato il rischio di rottura del tessuto sintetico di rivestimento dei bulbi di cemento. A rivelarlo è il responsabile del procedimento dell’appalto, e segretario generale dell’Autorità portuale, l’ing. Francesco Di Sarcina, il quale oggi assieme al presidente dell’Authority, Nino De Simone, si confronterà sulla questione con il Genio civile delle Opere marittime, l’ente progettista che dirige i lavori. Previsto inoltre un incontro con il sindacato Fast-Confasl che rappresenta i 37 lavoratori impiegati agli approdi dalla società Terminal Tremestieri, molto preoccupati per il loro futuro.

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