L’annuncio è stato dato durante la manifestazione in occasione del 153. anniversario della “eroica difesa” della Real Cittadella: le associazioni promotrici, con in prima fila “Gli Amici del Museo”, hanno deciso di avviare azioni legali a tutela del bene monumentale più prezioso della Zona falcata. È un’iniziativa inedita, una sorta di “class action” con intenti “punitivi” nei confronti di chi si è reso responsabile di gravissime omissioni, che hanno avuto e hanno pesanti ricadute sul piano socio-economico e sul versante dell’inquinamento ambientale, e con la richiesta di un “risarcimento” simbolico per l’immagine della città offesa e umiliata. Ieri, durante la commemorazione davanti al Bastione Santo Stefano, è stata ribadita la volontà di adire le vie legali, con esposto alla Procura della Repubblica, per le condizioni vergognose in cui versa la fortezza del Seicento in riva allo Stretto, trasformata in “dormitorio”pubblico e in un’enorme discarica a cielo aperto, con la presenza all’interno di sostanze altamente tossiche e inquinanti. I progetti di recupero sono stati bloccati, si sono gettate al vento occasioni concrete di finanziamento, Regione e Comune continuano a perdere tempo, ma ora si muove la cittadinanza.
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