Messina si divide in due, ancora. Dopo le bufere, non ancora concluse, relative alle tanto discusse isola pedonale e pista ciclabile fortemente promosse e volute dall’amministrazione comunale, la città si fraziona e si cominciano a notare tutte quelle zone d’ombra sparse intorno al cosiddetto “salotto buono”, Piazza Cairoli e dintorni.
La terza Circoscrizione, con a capo Alessandro Cacciotto, denuncia il disinteresse, e il conseguente abbandono, verso alcune zone della città, una tra tutte Provinciale. Nonostante i numerosi problemi che affliggono quotidianamente questa zona, i riflettori dell’interesse comunale sembrano essere spenti e questo non va giù, soprattutto ai cittadini: gli episodi di criminalità sono notevolmente aumentati a danno di banche e uffici postali; la viabilità, vuoi per il parcheggio selvaggio vuoi per la corsia del tram, è letteralmente in tilt; immancabile, anche qui, il dissesto del manto stradale, unitamente ai marciapiedi anch’essi disastrati.
Altro tasto dolente per Provinciale è il suo polmone verde, Villa Dante. Villa Dante, che da anni è teatro di assoluta incuria e abbandono, dovrebbe far crescere il proprio valore attraverso la cura del verde pubblico. Necessita quindi di interventi sotto vari aspetti, primi tra tutti quello della sicurezza e del verde.
Molti cittadini e titolari di esercizi commerciali, sfiniti dal traffico, impauriti dall’aumento di criminalità e stanchi del pericoloso “rattoppo buche” in strade e marciapiedi, chiedono maggiore attenzione, controllo e tutela del territorio soprattutto nelle ore serali.
Ancora una volta, quindi, sono paura e preoccupazione a smuovere gli animi dei cittadini che chiedono un urgente intervento da parte dell’amministrazione targata Accorinti.
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