L’esponente della sesta circoscrizione, su questo problema ci sta da anni e adesso lo riporta alla ribalta sottolinenando le date fondamentali di un iter che evidentemente non si riesce a completare. Biancuzzo ricorda infatti che nel novembre del 2011 l’allora presidente dell’Amam Sutera in commissione Urbanistica e opere di urbanizzazione dichiarò che entro un mese sarebbero stati consegnati i lavori per la realizzazione della rete fognaria tra Mortelle e Spartà. Trascorso poco più di un anno, nel gennaio del 2013, il direttore generale dell’Amam La Rosa, intervenendo in un’altra seduta commissione, sostenne che “le opere erano state appaltate con un cottimo fiduciario a una ditta, ma i lavori vennero sospesi in attesa dell’autorizzazione dell’ANAS che aveva avanzato delle richieste. Al consigliere Biancuzzo, invece, risulta che l’Anas, nel luglio scorso, ha autorizzato la collocazione della condotta idro potabile ma che però, ad oggi, non si vede alcun cenno di avvio dell’importante opera. Il rischio che si continua a correre per l’esponete della circoscrizione, è la contaminazione delle falde acquifere poiché quanti risiedono in questa vasta zona costiera, soprattutto nei mesi estivi, ricorrono alla trivellazione di pozzi per potersi approvvigionare di acqua, anche per uso potabile. Da anni si parla di dotare questi villaggi di una rete idrica e di una fognaria ma di fatti non se ne sono visti affatto. Attualmente tra gli abitanti è in corso una raccolta di firme da far pervenire agli organi competenti, nel frattempo Biancuzzo si rivolge al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici per sapere se e come l’amministrazione di Palazzo Zanca abbia intenzione di intervenire presso l’Amam per risolvere un problema che ritiene prioritario rispetto a tante altre opere in fase di svolgimento in città.
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