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Cgil, riflettori
su edilizia

edilizia

La Cgil riaccende i riflettori sull’emergenza occupazione nel comparto dell’edilizia. La Fillea dipinge un quadro allarmante e per questo auspica subito lo sblocco delle opere ritenendo che in un anno si potrebbero aprire cantieri per 500 milioni di euro. Il sindacato mette in evidenza i numeri della crisi che investe il settore.  In Sicilia, negli ultimi quattro anni,  persi 97.000 posti di lavoro, di questi più della metà, solo nel settore delle costruzioni.  A Messina, tra il 2007 e il 2013 si è passati da 432 gare di appalto  a 80. Nell’arco dell’ultimo anno si è avuto un crollo del 51% e quelle in corso non si riescono ad espletare a causa della farraginosità delle procedure e la incapacità delle stazioni appaltanti di darsi tempi certi.  La Fillea Cgil pone l’attenzione su un elenco di opere come la messa in sicurezza viadotto Ritiro,  la Via Don Blasco,  la riqualificazione del Tirone, la ristrutturazione dei  padiglioni della  Fiera. Il finanziamento totale di queste e altre opere,   ammonta a 325 milioni di euro. Se a queste si aggiungono le altre   in provincia   complessivamente tra il 2014 e il 2015 si potrebbero aprire cantieri per circa 500 milioni di euro, con un forte impulso per l’economia della provincia di Messina e la creazione di centinaia di posti di lavoro. 

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