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L’Ateneo manterrà
i posti nelle
facoltà mediche

  Un ottimo bottino quello che Messina ha conseguito ieri al termine del tavolo tecnico tenutosi a Roma nella sede del Ministero dell’Università e della Ricerca. All’ordine del giorno la dotazione nelle facoltà a numero chiuso di tutt’Italia, che – sulla scorta del parere favorevole del Ministero della Sanità – ha visto il nostro Ateneo ottenere il mantenimento di tutto il contingente già disponibile lo scorso anno nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Si tratta rispettivamente di 225 posti (10 dei quali per extracomunitari residenti all’estero) per la prima e di 30 (5 dei quali per extracomunitari residenti all’estero) per la seconda, a fronte del numero ridotto del 20% che era stato indicato nelle scorse settimane dal decreto ministeriale e sulla base del quale erano state indette le prove d’ammissione, fissate per il prossimo 8 aprile. Prove alle quali, va sottolineato, si sono già iscritti complessivamente ben 1418 studenti (c’è tempo fino all’11 marzo), che ora potranno beneficiare dell’incremento deciso ieri (sarà ufficialmente comunicato dall’Ateneo dopo l’emanazione del decreto ministeriale). Ma la vera “battaglia” è stata giocata sul futuro del corso di laurea in Veterinaria, ex facoltà che, come si ricorderà, non ha ottenuto l’accreditamento e alla quale il Ministero nel già citato decreto non aveva assegnato alcun posto.

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