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«Prima il Chieti,
poi lo stadio»

  Si è parlato soprattutto di stadio, ma anche di un Messina col vento in poppa in direzione Lega Pro unica. E il grande protagonista è stato sempre lui: Pietro Lo Monaco. A “Punto Franco”, la trasmissione di Rtp condotta da Salvatore De Maria, il patron giallorosso ha confermato tutte le sue preoccupazioni relative al collaudo decennale che necessita il “San Filippo” per continuare a ospitare le partite del Messina. È mancato il confronto con l’amministrazio - ne comunale per l’assenza dell’ultima ora del sindaco Renato Accorinti. Presenti al confronto, invece, due consiglieri comunali, Mario Rizzo e Pierluigi Parisi, in rappresentanza di quel civico consesso che potrà, eventualmente, valutare la concessione pluriennale dell’impianto con le aree circostanti alla società giallorossa. Il patron insiste: il problema- stadio va affrontato urgentemente perché tra qualche mese il Messina dovrà avere un impianto a norma per ospitare, come si spera, la terza serie. E all’orizzonte c’è una scadenza decennale che fa paura, perché il “San Filippo” ha antichi problemi strutturali da risolvere e servono tanti quattrini per superare un esame tecnico così complesso mai effettuato, visto che proprio dieci anni fa l’impianto vedeva la luce per la prima volta. «Non mi fido della politica – ha ripetuto ieri sera Lo Monaco confermando le parole rilasciate in conferenza stampa solo il giorno prima –anche se ho fiducia nel sindaco Accorinti che mi ha manifestato l’appoggio dell’amministrazione. Bisogna fare in fretta perché il tempo scorre, abbiamo fretta di sapere se potremo contare sul principale impianto cittadino o, per una questione di costi, sarà conveniente puntare sulla messa a norma del “Celeste” che per la C unica potrebbe soddisfare le nostre esigenze. Noi siamo disponibili a qualsiasi soluzione purché si faccia in fretta». Rizzo ha elencato gli step necessari affinché il Consiglio Comunale possa favorire, attraverso la concessione di una convenzione pluriennale, la realizzazione dei progetti che ha in mente la società, compresa la realizzazione di un mini polo sportivo nelle aree adiacenti lo stadio. Realista l’esposizione di Parisi che ha ricordato la precaria situazione delle casse comunali che difficilmente potrebbero sostenere i costi di un collaudo del “San Filippo” il cui costo può anche sforare il mezzo milione di euro. Il patron ha evidenziato la volontà di poter puntare alla gestione dell’impianto «per poter accedere al mutuo del Credito Sportivo attraverso il quale poter investire sull’impianto, migliorarne la salute e cercare anche di costuire una copertura che possa riguardare tutti i settori dello stadio ». Una delle tante idee del patron che, però, ha le mani legate e attende i passi della politica cittadina: o l’amministrazione – ipotesi improbabile – trova i fondi per superare il collaudo dello stadio, o l’unica strada percorribile è la concessione pluriennale, attraverso concessione di 99 anni, dell’impianto all’Acr Messina: «L’hanno fatto a Udine –ha ricordato il patron – perché è impossibile che accada da queste parti?».

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